mercoledì 14 aprile 2021

Damir Imamovic – ha reinterpretato il genere musicale sevdah


Archivio 2018

Damir Imamovic ha reinterpretato il genere musicale sevdah, molto popolare nelle cultura bosniaca,  la combinazione di elementi orientali, europei e safarditi (ebrei insediatisi in Spagna nel medioevo) distingue questo genere dagli altri esempi di musica popolare balcanica

Damir Imamovic è nato a Sarajevo nel 1978.  Sebbene abbia mostrato interesse per la musica fin dall’infanzia, si è dedicato ad essa solo dopo aver studiato filosofia.

Nel 2004 ha lavorato con Farah Tahirbegović su una monografia di suo nonno e uno dei più influenti cantanti di sevdah – Zaim Imamović. Quel libro lo ha introdotto nel mondo di sevdah e nel mondo della musica professionale.

Presto ha iniziato a sviluppare il proprio repertorio esibendosi in Bosnia e all’estero. Le più importanti esibizioni sono: concerto al centro culturale turco di Sarajevo (marzo 2005), esibizione al Centre Pompidou di Parigi (2005), registrazione con Vlatko Stefanovski per un complemento del CD «Bentbaša – Canzone d’amore bosniaca» (Goethe / Yaman, 2008), così come una serie di concerti «Sevdah Ripablik» a «Karabit» di Sarajevo (buybook, galleria d’arte di BH).

Nel 2006 ha messo insieme il «Trio Damir Imamović» (con Vanja Radoja al violino e Edvin Hadžić al contrabbasso) con cui ha registrato «DI3 Plays Standards». Dopo una serie di spettacoli di successo in Bosnia e nella regione, così come in Germania, Svizzera, Turchia, Italia, ha continuato a pubblicare una serie di cd e ad esibirsi in importanti teatri.


Dal 2012 Damir si esibisce con “Damir Imamović Sevdah Takht” acclamato concerto dalla critica musicale, insieme a Ivan Mihajlović (el. Basso) e Nenad Kovačić (percussioni). Nell’ottobre 2012 hanno pubblicato insieme il loro primo CD e iniziato un tour in Europa